«Una delle opportunità più confacenti per ricostruire una storia è quella di venire in possesso del diario del protagonista. Perché la semplice conoscenza diretta di una persona, pur se ricca di particolari, può mantenere dei limiti. Può fermarsi a cogliere soltanto i tratti esteriori. Il diario, invece, è la lettura dell'anima. Penetra nei segreti nascosti di un animo che vive il proprio dramma esistenziale. [...] Ci troviamo dinanzi a un diario che espone la drammatica convivenza di Ada e Vlad con tutta la forza di un'amara realtà vissuta. Un diario che assume il ruolo di condurre quella storia. Il diario di una vita che è pronta a confrontarsi».
(Dalla Prefazione di Antonino Leotta)