Un giorno il vento,
silenzioso sussurro,
mi ha posto una domanda,
impertinente.
"Se tu fossi poesia,
cosa saresti?"
Sarei il sorriso di un bimbo,
risposi,
la carezza di una madre,
le ultime luci del giorno,
la voce alterata dall’emozione,
sarei dolce e salato,
caldo e freddo.
Un refolo mi sfiorò
ed il suo sorriso
mi scompigliò i capelli.
"Se io fossi poesia"
cantò lui agitando le foglie
"sarei il fragile arabesco
di una foglia al suo divenire,
chiazza di colore nel biancore,
residuo di vita
ancora avvinghiata all’essere."
Data: 8 Giugno 2019
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