Sfogliando un vecchio album di foto di famiglia, vedo una vecchia fotografia ormai ingiallita dal tempo che ci ritrae tutti insieme uniti. Era il millenovecentosessantatre, a fare da sfondo è una delle finestre di quella casa in campagna un tempo bellissima. C’era una volta una casa in campagna; forse mai censita per superficialità od ignoranza di leggi e regole, ed è bastato veramente poco per cancellarne per sempre l’esistenza, solo qualche ora del lavoro di una ruspa. Questo romanzo nasce dal desiderio di esternare i ricordi che ho custodito nel mio cuore, coltivati intorno a quella casa dove ho ricevuto e nutrito affetti e memorizzato ricordi e tradizioni ormai passate delle genti del luogo e della mia famiglia. Germogliando silenziosi sono cresciuti sbocciando come fiori di zagara profumati, creando capitoli, che narrano della mia amata terra di origine. Le descrizioni dell’ambiente in cui si svolgono i fatti, dai luoghi, agli oggetti di arredo, alle suppellettili, alla biancheria ecc. sono come delle piccole preziosissime pietre incastonate in scene vive e vibranti che riconducono ad un tempo lontano che, anziché appannarsi nel ricordo sono più vivi che mai e tornano presenti man mano che si srotola la trama del racconto. Ora con le parole rievoco: luoghi, eventi, situazioni ed attimi, che hanno caratterizzato la vita dei miei cari e la mia stessa, in quei luoghi, in quella terra che descrivo amorevolmente e che mi ha saputo tenere solo da bambino.
Autore: Alfio Parisi
Genere: Narrativa
Anno pubblicazione: 2017
Casa editrice: Ludovico Lizzio Editore
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