La zia Colomba, ricchissima e molto chiacchierata, non sembra la persona giusta per occuparsi della piccola Arabella. Il suo mondo è fatto di una villa colma di opere d’arte, una domestica bisbetica, molta disciplina e poco affetto. Ma la bambina trova nella sua tutrice e nella realtà che la circonda un universo di stimoli culturali e idee libertarie, che lei, come un fiore sotto la pioggia, assorbe e usa per crescere, per trovare la sua strada. E così, grazie all’educazione ricevuta nella sua famiglia di origine e grazie alla zia Colomba, che le trasmette allegramente la libertà, l’ironia e il disincanto con cui guarda il mondo, Arabella riesce a realizzare le sue aspirazioni, viaggia e studia, impara e si innamora, figlia cosmopolita di una Sicilia profumata, antica e piena di contraddizioni. È nato un nuovo genere, una narrazione originale e di qualità: simile a Zia Mame di Patrick Dennis per la vivacità dei personaggi, con la stessa capacità di emozionare di Simonetta Agnello Hornby e lo stesso umorismo dei romanzi di Stefania Bertola. La vita di una ragazza fuori dagli schemi, un ricco e vivido affresco della Sicilia a partire dagli anni Quaranta.