In una Sicilia medievale, nella quale convivono cristiani, arabi ed ebrei, potere religioso e potere nobiliare, conduce la sua vita misera e oscura una ragazzina nera, abbandonata da neonata sulla ruota del convento, avvolta in un pezzo di vela. È giunta misteriosamente dal mare, come la Madonna nera di Tindari, e i due destini, apparentemente lontani nel tempo e nello spazio, si uniscono in un intreccio di colpa e di perdono, di guerra e di eresia, attraverso cui la bambina fragile e indifesa vince l'umiliazione e la violenza e si riscatta, seguendo la sua vela che vola sul mare.