Ci sono volte che,
giuro,
mi sento attraversato
da tutto il resto,
attimi interminabili
in cui la trasparenza
è l’unica dimensione
che mi si confà.
Oltre.
Lascio il passo all’orizzonte
che mi attraversa
senza nulla perdere
della sua meraviglia.
L’avessi io
lo stupore ceruleo
d’una massa d’acqua maestosa e silente
o la possanza di lignee braccia
che si elevano al cielo
in un canto di dormiente clorofilla.
Ci sono attimi
in cui son convinta
di non aver mai vissuto
ma di essere semplicemente esistita.
Data: 29 febbario 2020