"Le più belle poesie" di Alda MeriniLe più belle poesiesi scrivono sopra le pietrecoi ginocchi piagatie le menti aguzzate dal mistero.Le più belle poesie si scrivonodavanti a un altare vuoto,accerchiati da argentidella divina follia.Così, pazzo criminale qual seitu detti versi all’umanità ,i versi della riscossae le bibliche profeziee sei fratello a Giona.Ma nella Terra Promessadove germinano i pomi d’oroe l’albero della conoscenzaDio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.Ma tu sì, malediciora per ora il tuo cantoperché sei sceso nel limbo,dove aspiri l’assenziodi una sopravvivenza negata.Alda Merini è tra i poeti una parte del cuore che palpita, il "Canto Ferito" che mai si addormenta nei boschi. Una voce che "Rivolta le pietre di un sepolcro" con eccessi incontrollabili, scuote nelle viscere e fa male. Corre tra i versi tra fiumi in piena, non riposa, incalza, affolla. Donna smarrita nella vita che ritorna a essere se stessa nella poesia. Nel tragico, banale, vivere si riflette l’opacità vitalistica allo stremo.Intrecci di temi erotici e mistici, luce e ombra, nella realtà turbata senza confini tra genio e follia.Nata a Milano il 21 marzo 1931, si spegne sempre a Milano il 1 novembre del 2009. Poetessa, aforista, scrittrice.
Data: 1 Febbraio 2019Vedi articolo su Facebook